N.4, VOL. II, 2000
Facciamoci Sentire.
UNA NAZIONE… UNA BANDIERA… UN INNO.
Diciamolo pure con sincerità, ogni qualvolta nominiamo la nostra bella Italia sentiamo dentro di noi un patriottismo incontrollato, tanto che ci assale la voglia, e qualche volta lo facciamo, di lanciarci contro coloro che la criticano o la maledicono.
Innalziamo il nostro tricolore stringendolo con le mani e ci accorgeremo che tutto il nostro corpo freme d’orgoglio. Ascoltiamo l’inno di Mameli, quel FRATELLI D’ITALIA, e il nostro sangue ribollirà nelle nostre vene.
Qual’e questa forza sconosciuta che ci fa ancora oggi, anche se ormai da tanti anni emigrati, rimanere attaccati a questi sentimenti?
MA È LA NAZIONE ITALIA!!
Quella nazione alla quale i nostri padri, i nostri nonni, i nostri bisnonni hanno donato il “sangue”. La pianura Padana e tutto il Nord d’Italia hanno ancora oggi l’acre odore di sangue versato anche dai “MERIDIONALI” nelle accanite guerre d’Indipendenza e nelle guerre Mondiali. Tutto questo perché? Una sola risposta. Unificare la penisola italica in una sola nazione sovrana e democratica, cosi come Dio l’ha creata dandogli quei confini naturali che sono le Alpi.
E adesso quel “BUFFONE” di Bossi vuol rinnegare tutto, disintegrando tutti quei sacrifici fatti per sottrarre le regioni al dominio straniero e raggiungere la tanto sognata unità.
Non sono abituato a lanciare critiche che non siano costruttive, il mio motto è quello di criticare costruendo, magari dando delle soluzioni al problema. In questo caso NO!! È necessario distruggere questo movimento secessionista che altro fine non ha che quello di distruggere la nostra Italia.
Il nostro antipatico “PULCINELLA” Bossi, ha definito tutti noi meridionali “terroni” in un suo discorso fatto in pubblico, auspicando la separazione della Padania dal resto dell’Italia come due razze diverse dimostrando la poco conoscenza della situazione reale e dimenticando che proprio grazie a tante braccia meridionali, e al loro onesto lavoro, tanti imprenditori del Nord si sono arricchiti.
Bossi e quei quattro “SCIACALLI” dei suoi seguaci, devono rendersi conto che noi meridionali emigrando, abbiamo innanzitutto dato a loro più spazio per affermarsi in Italia, e poi siamo sempre noi meridionali che torniamo in Italia e spendiamo i nostri guadagni esteri, siamo quindi i veri turisti; siamo noi meridionali che all’estero comperiamo il prodotto italiano, dando cosi una grossa mano all’esportazione della produzione italiana; siamo noi meridionali, ormai sparsi e soprattutto affermati in tutte le nazioni del mondo a rappresentare l’Italia, e come alcuni politici di rango hanno affermato siamo i veri ambasciatori dell’Italia all’estero. Ma per la Lega siamo “terroni”. I conti non tornano. Da queste colonne voglio compatire quell’ignorante di Bossi, e così come si fa con gli ignoranti, lo lascio al suo destino, risparmiando il fiato, la penna e la carta.
Ma dov’è il Governo italiano? Perché permette tali esibizioni pubbliche? Perché non fa rispettare la Costituzione? Domande ne potrei scrivere all’infinito e certamente non sarò io a dare le risposte.
Il nostro giornale seguirà questa vicenda e porremo queste domande ai vari parlamentari e senatori che man mano incontreremo fino alla conclusione di questa ingiustizia.
Certo è che il nostro Governo sta scherzando con il fuoco, sembra che sia sprovveduto e incerto, gli gira intorno ma non lo spegne. Rischiamo in questo modo un’espansione del problema che quindi potrà essere più difficile da domare.
Secondo me è necessaria una strizzata ferma e decisa, stroncando tutte le velleità di questo “PAZZO” e dei suoi fanatici seguaci.
P.S. Mi scusino i lettori se ho usato una maschera di origine meridionale per rappresentare il nostro “amico”, ma era la più adeguata…