La Saggezza Attraverso i Secoli. PASQUALE VARANO

La Saggezza Attraverso i Secoli.

PASQUALE VARANO

Intervista di Tiziano Thomas Dossena, pubblicata su L’IDEA N.26, Vol.II, 2006, NY

Quante volte, nella conversazione di tutti i giorni, ci torna alla mente un proverbio italiano, ma non possiamo o riusciamo a tradurlo in inglese e di conseguenza non arriviamo ad esprimere al meglio le nostre idee? Oppure cerchiamo disperatamente di traslare perlomeno il concetto che tale detto contiene, confondendo o emarginando l’interlocutore che cerca disperatamente d’afferrare il nostro discorso? Che dire poi di quando ci viene alla mente un proverbio, ma non nelle parole esatte originali? Com’è irritante, quando ti correggono e ti sembra di aver proferito qualche sproposito, quando in realtà hai solamente approssimato il contenuto semantico di un’espressione! Ebbene, questo avviene perché i proverbi, antichi portatori della sapienza antica, hanno una vita filologica propria ed il linguaggio ad essi connesso non permette digressioni.

Pasquale Varano ha ovviato a questa possibilità, pubblicando un interessante volume colmo di proverbi italiani, con le loro corrispettive traduzioni in inglese o addirittura riferimenti biblici che riportano alle radici di tali aforismi.

Un accurato indice degli autori, dei proverbi italiani e di quelli inglesi, collocato a fondo libro, permette di trovare facilmente ciò che si cerca, anche grazie alla suddivisione tematica del contenuto.

Come asserisce il professor Varano nella sua prefazione, “Lo scopo di questo libro bilingue è di offrire una singolare raccolta di proverbi scelti che rispecchiano principalmente alcuni aspetti della cultura e della civiltà italiana e anglosassone”.

Quello che ha ottenuto è un ottimo volume di referenza che può dimostrarsi utile sia a chi ha interessi linguistici o culturali legati alla propria professione, ossia insegnanti, scrittori o uomini d’affari, sia a chi voglia dilettarsi un poco a riscoprire la saggezza dei propri avi attraverso la lettura di proverbi e massime popolari che provano ancor più l’universalità di certe credenze e stereotipi mentali.

L’IDEA: Professor Varano, lei ha insegnato italiano al liceo ed all’università. Per quanti anni lo ha fatto ed in quale ateneo?
VARANO: Ho insegnato Italiano in un liceo di New York City per più di trentanni e al Brooklyn College per più di ventanni.

L’IDEA: Qual è stata la sua esperienza più interessante nell’arco dei suoi anni d’insegnamento?
VARANO: La più grande soddisfazione dei miei anni di insegnamento `e stata di poter insegnare la mia lingua natia e di arricchire la mente dei miei allievi con la bellezza della cultura Italiana.

L’IDEA: Lei ha scritto un volume in due lingue. Di che cosa tratta questo libro e che cosa l’ha stimolato a scrivere su tale argomento?
VARANO: Sin da ragazzo ricordo che i miei nonni, zii, cugini, genitori e amici di famiglia spesso usavano proverbi per sottolineare l’importanza di quello che dicevano. In buona parte, sono stati proprio loro che mi hanno stimolato a scrivere “Wisdom Through the Ages” ossia “La Saggezza Attraverso i Secoli”.

L’IDEA: Di tutti i proverbi citati, qual è per lei il più indicativo e perché?
VARANO: ” È meglio il cuore felice che la borsa piena.” La felicità non proviene dalle ricchezze materiali ma dalla salute e tranquillità dell’anima.

L’IDEA: Questo libro è la sua ‘opera prima’ o ci sono altre sue produzioni delle quali dovremmo essere a conoscenza?
VARANO: No, non ci sono altre produzioni.

L’IDEA: Lei ha in mente di pubblicare altri libri in un prossimo futuro?
VARANO: No, per il momento no.

L’IDEA: Noi della rivista L’IDEA abbiamo in passato tentato varie volte di fare ‘testa di ponte’ con le facoltà e gli studenti d’italiano di varie università statunitensi. Tutto è stato sempre di breve durata. C’è parso che ci fosse un disinteresse da parte degli insegnanti in particolare. Ovviamente le riviste di stampo accademico hanno una limitazione intrinseca causata dalla ricercatezza della lingua, che può essere troppo difficile e non sono in grado di essere utilizzate in classe, specialmente nei corsi introduttivi. Perché allora questa mancanza di cooperazione da parte delle università, quando una rivista locale, vale a dire stampata e distribuita negli USA, potrebbe essere più che utile nell’insegnamento e a sua volta il suo uso porterebbe ad una diffusione più apprezzabile? Lei ha un’opinione a proposito? Non pensa che le università hanno la responsabilità di aiutare la crescita di quelle poche riviste in lingua?
VARANO: Si. Io penso che le università dovrebbero cooperare ad una diffusione più apprezzabile della cultura e della lingua Italiana.